GRAVEL BIKE TEST: CUBE NUROAD PRO

Dopo la Canyon Grizl AL 6 è il turno di un’altra bici gravel in test la CUBE NUROAD PRO 2022. 1149€ dai rivenditori o sul sito ufficiale Cube.

Test bici gravel Cube Nuroad Pro desert ́n ́grey 2022
Test bici gravel Cube Nuroad Pro desert ́n ́grey 2022

La cosa bella di questa categoria di bici e uno dei motivi per cui sembrano impossibili da trovare in vendita ultimamente, è che a un prezzo tutto sommato contenuto (già a partire dai 1000-1500€) puoi portarti a casa un mezzo divertente, stabile, robusto e dalla manutenzione ridottissima, pronto a scarrozzarti un po’ dappertutto se non badi troppo al cronometro e non ti lasci impensierire da qualche kg in più.

Biciclette adatte sia agli stradisti stufi di stare in mezzo alle auto, che cercano comodità su asfalti brutti o la possibilità di imboccare strade bianche a tutta, sia ai biker che vogliono una bici più leggera, veloce su strada e meno complessa, in grado di rendere divertenti anche tratti di sentiero pianeggianti o troppo facili e noiosi per una moderna mtb, magari full.

test nuroad pro 2022 desert and black
Doversi caricare la bici in spalla per guadare un torrente, anche questo è gravel.

Molto simile alla mia Grizl: telai in alluminino, forcelle in carbonio, stessa taglia (58/L) e montaggio paragonabile eccetto i freni. GRX idraulici sulla canyon, TRP meccanici su questa Nuroad Pro. Comprata da un amico che me l’ha fatta provare per una giornata fra ciclabili e sterrati sulla sponda bresciana del Lago di Garda.

Le gomme di serie da 40 mm di larghezza scorrono molto bene su asfalto ma pagano qualcosa in termini di comfort su sterrato, finché siamo sulle strade bianche bastano e avanzano, quando ci si avventura per qualche sentiero fra sassi e radici un po’ d’aria in più sarebbe meglio (la larghezza massima che si può montare stando alle specifiche è di 45mm). Non sono tubeless ready, quindi se si ha in mente di fare la conversione bisogna mettere in conto una coppia di copertoni nuovi oltre a valvole e lattice. Bene i perni passanti, mentre la posizione in sella è piuttosto stesa, attacco incomprensibilmente lungo (100mm per una taglia 58, accoppiato a un orizzontale virtuale di 57,5) bene su asfalto o in pianura, meno bene per avere un buon controllo su sterrato.

Capitolo freni: sui dischi meccanici si legge peste e corna, spesso da chi non li ha neppure mai provati (o almeno non le versioni a doppia pastiglia mobile come in questo caso). Sia chiaro, gli idraulici sono più performanti ma questi trp su una gravel svolgono egregiamente il loro lavoro, servono un po’ più di braccia per frenare forte ma nulla di preoccupante, è molto più facile arrivare al limite del grip delle gomme che mettere in crisi i freni. Ognuna delle due pastiglie ha una vite di registro per essere avvicinata al disco man mano che si consuma (sugli idraulici questo avviene in automatico) mentre qui vanno regolate spesso per avere una frenata sempre soddisfacente, ma è un’operazione da pochi secondi.

Si può senz’altro dire che questa cube nuroad pro è un’ottima scelta per chi si avvicina al mondo gravel e per tutti coloro che cercano una bicicletta semplice e a suo agio sia su sterrato leggero che su asfalto.

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